Google+

venerdì 1 novembre 2013

Mare Nostrum

Questo intervento è breve. Tocca determinati argomenti senza approfondirli veramente.
Mi piacerebbe tantissimo andare fino in fondo, ma sono giunto alla conclusione che il tema è troppo vasto per una persona sola.
Spero dunque che risulti essere più uno  spunto, un'idea da cui trarre ispirazione per parlare insieme, più che la trattazione di una sola (e quindi per forza di cose limitata) mente.
Un sasso lanciato in uno specchio d'acqua.
Buona lettura.



Bentornati.
Ho l'onore di pubblicare il primo post di Novembre.
Nel giorno di Ognissanti.
Che culo.

Sarebbe troppo facile scrivere dieci minuti di minchiate sulle torme di fanciulli che ieri notte hanno imperversato per le città, imbrattando di farina di citofini di (in seguito a ciò) iracondi condomini.
E altrettanto mi sarebbe facile parlare di una festività, quella di All-Hallows-Eve (per i bifolchi: Halloween), che a detta di molti non ci appartiene affatto dal punto di vista religioso e culturale.


Sebbene io mi trovi in disaccordo con l'ultima asserzione, in quanto la festività di origine celtica nasce come motivo per rendere memoria ai defunti (e ditemi che c'è di diverso dalla nostra).
Ovviamente poi sono arrivati i soliti guastafeste americani (Coca Cola, Wonderbra) a toglierci il gusto facendoci buttare ternisi (n.d.a. in barlettano "torinesi", dalla moneta impropriamente detta piemontese introdotta dopo l'unificazione del Regno d'Italia) in inutili usi e costumi spettacolarizzati ad hoc.
Ecco, quello sta male anche a me. È giusto una scusa per far casino, ne avevamo veramente bisogno.
Se avessi retaggio celtico mi incazzerei.

Chiedendo venia per l'eccessivo uso di parentesi, confermo che non è ciò di  cui intendo parlare.

Perché intendiamoci, siamo il paese al centro del Mediterraneo.
Tecnicamente ci appartiene tutto.

L'Italia è una spugna. Gettata lì, in mezzo al mare.
Da noi sono passati Arabi, Normanni, Cartaginesi, Etruschi (forse i più autoctoni in effetti), Greci, Spagnoli, Francesi, Tedeschi... posso continuare. Ma mi sono stancato pure io, figurarsi voialtri.

In sostanza: un paese come il nostro, il più cosmopolita del mondo, fa bene sì a rivendicare una determinata appartenenza culturale. Senza perdere di vista ciò che realmente è.

"Roma caput mundi"  non è una frasetta messa lì per glorificare la grandezza dell'Impero.
È perché siamo al centro del mondo. Sorpresa!

Non è per divertimento che i vari dialetti locali hanno fortissime contaminazioni dal francese, dallo spagnolo, dal greco.
E ovviamente si riflette anche nella tradizione musicale regionale. Mica ci avrà fatto caso nessuno alla somiglianza tra musica napoletana e la musica araba?
E su quella alimentare.

Ecco.
Abbiamo un'eredità sconfinata. Un calderone culturale dove ribolle ogni genere di linea di sangue.
E stiamo imparando solo ora a valorizzarla.
Meglio tardi che mai, no?

Conoscete Oscar Farinetti?
Imprenditore italiano.
Tra i suoi meriti spicca l'aver fondato la catena Eataly.
Suo è il proposito di diffondere al grande pubblico la miriade di culture enogastronomiche italiane.
Da nord a sud, senza dimenticare nessuno.

Partiamo dal cibo, nostro più grande vanto a livello globale.
E facciamo le cose a modo nostro.
L'abbiamo capito che non siamo bravi a giocare in borsa.
Basta fare gli americani.

Facciamo gli italiani.
Gli spagnoli.
I greci.
Gli etruschi.
Gli arabi...

[A Malambr]

Nessun commento: