Ogni tanto sono stufo delle
parole in libertà.
Queste sono solo riflessioni
im-personali.
Dico "solo" perché
questa non è un analisi politica.
Dico "riflessioni"
perché nonostante non si tratti di un analisi, si tratta comunque del
frutto di una mente razionale, formulato, masticato, taciuto,
rinnegato,esaminato,soppesato,accettato.
Non sono parole in libertà.
Dico "im-personali"
perché le penso in quanto singolo individuo, ma oltre a ciò penso
(spero/temo?) anche di non essere il solo a pensarle.
Perdonate il preambolo
possiamo iniziare.
Uno ogni tanto due pensieri
se li fa.
Io ho difficoltà a prendere
sonno e quindi mentre cerco di dormire penso un po' ai fatti miei.
Tutti abbiamo il sacrosanto
diritto di pensare un po ai fatti nostri.
Però tra questi tutti c'è
anche chi, oltre al suo sacrosanto diritto, ha anche un sacrosanto
dovere: pensare ai fatti degli altri.
Ultimamente però mi ritrovo
sempre più spesso a pensare a loro chiedendomi se loro ogni tanto
pensano mai a me.
Intendo quando si ritrovano
un attimo di tempo per pensare a qualcosa che non siano i sacrosanti
fatti loro (e se tale attimo esistesse, ti prego fermati, sei così
bello!).
Comunque sia Io penso a Me e
penso a Loro, Loro pensano a Se e (si spera) pensino a Me.
Il problema è che non
possono mica pensare a Me.
Sarebbe anche sbagliato che
lo facessero, diciamo che quello si chiama favoreggiamento.
Quindi non potendo pensare a
Me, spero proprio che pensino a me.
E chi è me?
La verità è che non ha
molta importanza, e se lo dico lo dico per non dire che non ha
importanza alcuna.
Potrei essere chiunque, un
cassintegrato, uno studente, un avvocato, un poliziotto, un libero
professionista, un padre, un fioraio, e vi assicuro che la lista è
lunga, quindi fidatevi, il vostro Me possiamo lasciarlo un secondo da
parte.
Posso immaginare la vostra
diffidenza, perché se Io (mr.Me) non ho importanza come posso, io
(me) avere importanza?
Tranquilli, non saremo dei
Me ma siamo pur sempre dei Noi (pronome bello e maledetto), e
appurato questo possiamo andare oltre.
Ora tocca a Loro.
Ma chi sono questi Loro?
Siamo sicuri che pensano a Noi?
Se già mi state odiando perché avete smesso di capirci qualcosa parecchi capoversi più
sopra allora mi sento in dovere di chiedervi scusa, ma le cose non
miglioreranno.
Semmai il contrario.
Ma proseguiamo.
Ci stavamo chiedendo questi
Loro chi fossero ma, forse sarà uno shock venirne a conoscenza, i
Loro prima di diventare tali erano dei Noi o, per meglio dire erano
in noi.
Quindi se Noi e Loro alla
fine siamo la stessa cosa possiamo finalmente chiudere gli occhi e
fare sogni tranquilli, smettendo di pensare a Loro perché sappiamo
che faranno ciò che è giusto per Noi.
Bugia. Quella per l'inferno
è una lunga strada e noi ne abbiamo ancora per un po' quindi state
svegli.
Forse una volta era così,
forse vi è stato un tempo dove le cose andavano nel verso giusto ma
poi qualcosa dev'essere andato storto.
Forse è stato qualcosa in
particolare, forse qualcosa in generale, forse molte cose di entrambe
le categorie.
Fatto sta che non ha
importanza alcuna chi siano Loro.
Facce, nomi, gesti, eventi,
emergono vividi e poi scompaiono sostituiti da altre nuovi.
Comizi, slogan, promesse,
dichiarazioni volano, volano come parole in libertà.
Ma andando oltre il
particolare le cose rimangono fisse, il servo può diventare padrone
e il padrone può diventare schiavo, ci può essere molto trambusto
nel mezzo, ma ci saranno sempre un servo e un padrone, un Loro e un
Noi e i nostri problemi rimarranno sempre i nostri e mai i loro.
Più le parole prendono il
volo, più il distacco diviene avvertibile fino a quando non si
trasforma in un disinteresse volontario difficilmente criticabile.
Forse è normale che sia
così, dopotutto se il paradiso fosse in terra non avremmo inventato
le religioni.
Quello che non è normale è
quanto in fretta questa dialettica malata decada e marcisca su un
livello sia nazionale, dove ormai Loro non pensano più a Noi perché
troppo occupati a pensare a loro e ai Me a loro vicini; sia locale,
dove il distacco fa più male, perché lo vedi non alla televisione
ma per la strada, e ti chiedi se davvero è valsa la pena di
addormentarsi per poi svegliarsi e vedere questo.
E Noi? Noi che facciamo?
Noi serviamo per generare
dei Loro, perché dobbiamo scegliere chi saranno i prossimi Loro, ma
a che serve tutto questo se non ha importanza chi sono Loro?
Una volta ho sentito che
nella vita si tratta sempre di scegliere tra un panino alla merda e
una peretta gigante, ma ho continuato a pensare che a prescindere da
cosa si scegliesse fosse importante scegliere per la scelta in se,
per la nostra libertà a farlo, per quelli che prima di noi ci hanno
consentito questa libertà, perché è giusto che Io, che Noi si
prenda tutti insieme una decisione alla fine.
Cosa siamo se non scegliamo?
Scegliere di non scegliere è
qualcosa di sofferto,non è un traguardo, è un'amara rinuncia,
significa rinunciare a una parte di sè, e negare parte di sè agli
altri, ma anche questa strada si intraprende solo dopo una scelta.
Scelgo di non sporcare
quella cosa pura che è la mia scelta.
Mangiatevelo voi il panino
alla merda e dopo fatevi la peretta gigante.
Io,Noi, meritiamo di meglio.
Buonanotte.
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