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venerdì 24 maggio 2013

Running with the Night

"Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo Rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo."
[William Shakespeare]

Devono essere diventati tutti quanti degli appassionatissimi del Bardo dell'Avon, a giudicare dal boom che hanno avuto certe pagine che fanno dell'anonimato lo stendardo e la giustificazione della propria esistenza.

Vedi: cose come Ask.fm e insegreto.it.

Nel primo si possono fare e ricevere domande in forma anonima, cosa che permette di indagare senza il minimo pudore o rimorso sui più turpi segreti di chi è sufficientemente spostato da rispondere in maniera seria, e magari prendere un po' per il culo chi crede che la persona protetta da anonimato dall'altra parte dello schermo sia in buona fede.

domenica 19 maggio 2013

Dichiarazioni d'Intenti Laterali (part.3)

Pubblicato originariamente il 19 Maggio 2013 su ondalaterale.tumblr.com

Ora basta procrastinare.
Non si può rimandare oltre, ormai l’onda è partita, tutti si sono tuffati, la salsedine è nell’aria e ti riempie le narici, arriva dritta nei polmoni e quasi brucia per quanto è intensa.
Devi restituirla al mare quella salsedine, devi urlarla fuori mentre salti giú, per compensare il vuoto che ti circonda durante la caduta che sembra non finire mai e ti chiedi se ce la farai a urlare ininterrottamente fino alla fine anche se i polmoni sono ormai vuoti e ti sembra di essere ancora in alto troppo in alto e magari l’impatto ti fará male sprofonderai e nessuno ti tirerá su ma ti accorgi che stai ancora urlando e non hai aria per l’immersione dio questo è il mio piú grande errore non voglio morire.
All’improvviso arriva.
La prima cosa che pensi è che sei vivo.
Anzi, per dirla tutta non sei mai stato cosí vivo prima d’ora.
Tutto quello che sapevi sul principio di Archimede era una menzogna, non è una forza proporzionale al volume d’acqua spostata che ti sta spingendo a galla, è il mare che ti sta partorendo.
E quando riaffiori tutti ti stanno guardando.
Riempi i polmoni di vita e rilasci il tuo primo vagito,forse più simile a un rutto ma va bene così.
Assapori il sale sulle labbra, guardi gli altri e ridi, poi inizi a nuotare verso la riva.
Lasci il grembo materno, ti dai una strigliata, infili la maglietta, inizi a camminare.
E mentre ti allontani pensi che forse ci hai messo decisamente troppo, ma in fondo ne valeva la pena.
[Squiscio]

Dichiarazioni d'Intenti Laterali (part.2)

Pubblicato originariamente il 18 Maggio 2013 su ondalaterale.tumblr.com


Che cos’è un’onda laterale? Le onde non vanno a caso, è noto, vanno dritte al punto. Sono dei kamikaze, riempiono di testate la sabbia, sperando che si smuova. Le onde sono le donne, pervicaci, ossesse, inondano tutto ciò che si trova sul loro cammino, e se non si sta attenti si finisce sotto. Senza tornare. La spiaggia, la sabbia, è uomo. Fermo, pacato, paziente, subisce in eterno il fascino e il male che le onde gli riservano, ed il piacere di sentirsi inondato, il piacere del riflusso, facendo troppo poco per moderare il movimento eterno dell’acqua, non a caso determinato dalla luna. Le onde e la spiaggia non esisterebbero se non fossero in funzione le une per l’altra, e viceversa, tant’è che le onde senza sabbia le chiamiamo mari e oceani, e la sabbia senza mare è deserto, in un senso molto aldilà della somma dei grani di arenile.

Che cos’è un’onda laterale? Le onde laterali non esistono. Come non esiste onda che smuova la sabbia o una spiaggia che si lamenta degl’infiniti colpi dell’ossessione marina. Un’onda laterale è la fine della natura e del mondo come lo conosciamo, è lo sguardo distratto di un uomo ubriaco, è il sogno di un surfista. Onda laterale è il capovolgimento della realtà, eppure ancora aderente ad essa.

L’onda laterale è poesia. È proiezione della fantasia in un mondo tangibile.

È poesia.  

[Kazam82]

Dichiarazioni d'Intenti Laterali (part.1)

Pubblicato originariamente il 17 Maggio 2013 su ondalaterale.tumblr.com


Questo progetto nasce senza alcuno scopo. O meglio, senza alcuno scopo che riguardi voi che leggete. Parlerò chiaro, inutile mentirvi: si tratta di puro e semplice edonismo. Art for art’s sake.
Almeno per quanto riguarda gli autori del blog. 
Ma come ho già anticipato, in fin dei conti gli unici scopi che possiamo trovare qui riguardano proprio noi autori.

Ma non temete, cari avventori, voi non sarete dimenticati. 
Noi vi vogliamo bene.
Anche se facciamo finta che non ci importi, fondamentalmente è per voi che scriviamo.

Vi invito a considerare questo progetto come una dolce onda che vi lambisce i piedi mentre passeggiate sulla spiaggia di mattina. 
Può essere dolce e rilassante, anche se magari l’impatto dell’acqua fredda vi coglie un po’ impreparati.

O quest’onda può essere quella che, sempre lenta e placida, si mangia pian piano sempre più centimetri di spiaggia, fino a raggiungere il vostro villino condonato e demolirlo, lasciando come monito lo scabroso WC in stile manuelino, la cui presenza dovete alla malsana decisione di lasciare la scelta dei sanitari alla nonna un po’ tocca, giusto per farla sentire importante.
L’onda si è fatta i cazzi suoi. E ha messo a nudo quel vostro imbarazzante retaggio atavico che preferivate relegato nel bagno i cui scarichi finivano in mare.

Grazie per essere qui, cari avventori.

[A Malambr]