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lunedì 9 dicembre 2013

Just a dream

Non ho la pretesa di paragonarmi a quel tale scrittore che nella pubblicità del caffè hag, con classe e disinvoltura estreme scriveva flessuosamente accoccolato sul divano, rincuorato dal suo bel micio e da una tazzina di decaffeinato fumante.
Io quando scrivo a essere onesti sto curvo come un gargoyle, condividendone non solo la postura ma anche la solitudine, perché il mio gatto è già a dormire da un pezzo.
Ma sorvolando sulle differenze devo riconoscere che la scrittura notturna ha il suo fascino indiscusso.
Non parlo della scrittura obbligata, quella matta e disperata magari dovuta ad una qualsivoglia scadenza o consegna l'indomani.
Forse qualcuno che la trova fascinosa c'è, ma io sono più per le passeggiate che per gli enduro.