Io quando scrivo a essere onesti sto curvo come un gargoyle, condividendone non solo la postura ma anche la solitudine, perché il mio gatto è già a dormire da un pezzo.
Ma sorvolando sulle differenze devo riconoscere che la scrittura notturna ha il suo fascino indiscusso.
Non parlo della scrittura obbligata, quella matta e disperata magari dovuta ad una qualsivoglia scadenza o consegna l'indomani.
Forse qualcuno che la trova fascinosa c'è, ma io sono più per le passeggiate che per gli enduro.